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Zaino In Spalla- La Consegna

Sono in camera mia, nella Comunità di Allipalli e provo una malinconia indefinita. Tornano alla mente ricordi e sensazioni ormai passati, un miscuglio di emozioni che mi portano a vagare in un limbo senza tempo. Vedere i bambini della comunità mi riporta al “me stesso” di tanto tempo addietro. Anch’io ero un bambino come loro; all’Istituto facevo sempre piccoli lavoretti, giocavo con gli altri bambini e studiavamo. Quando, ogni tanto, venivano gli “estranei” ci incuriosivamo, li guardavamo di nascosto, e poi da vicino per cercare di attirare la loro attenzione. Oggi “l’estraneo” sono io; la sorpresa nel vedere un “indiano” nel gruppo degli “italiani” è palpabile negli occhi dei bambini, ma anche in quelli degli adulti che lavorano nella comunità.

Scorgo nei loro occhi il sogno di essere fortunati come me e nel mio cuore il desiderio di tornare ad essere un bambino come loro. Finisco così per essere perso nei miei pensieri, perso in questo limbo di tempo, che non è né passato, né presente, né futuro; è qualcosa di strano e di indefinito, è qualcosa che è in me ed oltre me.

Penso al commento di un ragazzo su Instagram sotto il post della locandina “Zaino in Spalla”, dice così: “Ma a me che c…o me ne frega a me morite pure tutti di fame bambini neri ebrei del c…o”.

Ho provato tanta tristezza nel leggere quel commento…. Vorrei dirgli che i bambini stanno già morendo di fame nel mondo e continueranno a morirne, e insieme a loro muore una parte di noi; i bambini stanno soffrendo, continueranno a soffrire e insieme a loro soffre una parte di noi. Quale è il senso della vita se viviamo perdendo la nostra umanità?

Penso poi che ci sono tante persone “umane”, che si danno da fare per migliorare il mondo, per migliorare il proprio intorno, come le persone di questa Comunità, come gli Operatori di Pace che sostengono questa Comunità e che sono qui in questo momento, come tantissime persone che ho conosciuto nel corso della mia vita, con molte delle quali ho avuto un rapporto costante e altre le ho ritrovate proprio grazie al progetto che sto portando avanti. Loro sono la mia energia, voi siete la mia energia, voi che state dedicando parte del vostro tempo nel leggere i miei pensieri.

Immagino, poi, la gioia che il bambino proverà nel ricevere in dono lo zaino che ho portato. Ricordo che quando ero bambino, in Istituto, le matite colorate, le penne e le gomme avevano per me un valore inestimabile; facevamo la lotta tra di noi per “accaparrarne” il più possibile, erano la nostra ricchezza insieme alle caramelle….

Qui i bambini sono molti, mi dicono essere oltre 500… ed io ho con me soltanto 20 zaini… provo malinconia al pensiero che farò felici alcuni bambini ma altri che non lo riceveranno potrebbero rimanere delusi… purtroppo non ho la possibilità di fare di più in questo momento.

Dopo diversi giorni in cui ho avuto modo di visitare alcuni villaggi vicini, conoscere meglio gli Operatori di Pace dell’Associazione in visita dall’Italia, è arrivato finalmente il giorno della consegna. Padre Rajendra, che gestisce la comunità sotto la guida di Padre Maria, si occupa di preparare al meglio l’evento riunendo tutti i bambini. Per la consegna decidiamo in accordo di procedere con determinati criteri di selezione:

1. Consegnare 10 Zaini alle bambine e 10 ai bambini;

2. Poiché vi è la presenza di bambini di tutte le età, che frequentano classi dalla Prima alla Decima, decidiamo di consegnare gli Zaini a 2 bambini per ogni classe;

3. Come scelta dei bambini a cui consegnare lo Zaino abbiamo deciso di dare la precedenza prima agli orfani, poi agli orfani di un genitore e poi a bambini che hanno una famiglia estremamente povera.

Padre Maria mi ha presentato ai bambini e poi mi ha lasciato la parola, tuttavia non mi aspettavo di dover parlare ed ho fatto del mio meglio improvvisando e parlando con il cuore. Ho brevemente ripercorso la mia storia, gli anni in India e quelli in Italia; ho cercato di far comprendere loro l’importanza della scuola e dell’effetto che questa ha sulla possibilità e capacità di decidere, con responsabilità e competenza, la strada da intraprendere nella vita; li ho inoltre invitati ad avere consapevolezza della fortuna che loro hanno rispetto a molti altri bambini e di ricambiare la possibilità che stanno ricevendo aiutando altre persone quando saranno diventati grandi. Ho detto loro che abbiamo una grande responsabilità, tutti noi che abbiamo ricevuto un aiuto, poiché se vogliamo davvero migliorare il “nostro” Paese dobbiamo attivarci in prima persona e non aspettare che siano solo gli altri a farlo.

La risposta al mio discorso è stata incredibilmente emozionante poiché tutti i bambini hanno applaudito a lungo e ringraziato in coro con voce vibrante e felice. Tuttavia è stato ancora più emozionante quando, una volta finita la consegna, sono stato trattenuto da tutta la marea di bambini che volevano abbracciarmi, stringermi la mano o darmi un bacio uno ad uno. Sono riusciti a sorprendermi ed a ribaltare completamente la mia paura iniziale di veder delusi molti di loro. Tutti erano felici, anche quelli che non avevano ricevuto lo Zaino, poiché avevano fiducia nel fatto che sarei ritornato, che quello era soltanto l’inizio ed hanno compreso con serenità il criterio di selezione. In quel momento ho pensato che affrontare tutte le difficoltà, per riuscire a mantenere e sviluppare l’attività, diventa “facile” se può portare a ricevere così tanto amore e affetto.

Questa esperienza è stata decisiva per confermarmi la necessità di continuare in questa direzione; infatti il comportamento di questi bambini è stato illuminante: ora, grazie al loro affetto, mi sento come il loro fratellone che farà del proprio meglio per aiutarli. Per questo Natale ho deciso che preparerò un piccolo regalo per tutti i bambini della Comunità ed inoltre ho deciso di portare il numero dei prodotti venduti necessari per regalare uno zaino da 10 a 7.

Ho avviato questa attività credendo che noi tutti possiamo contribuire a cambiare il mondo in meglio con un’azione semplice, quotidiana. Per questo vi ho espresso i miei pensieri, le mie paure, i miei obiettivi e i miei desideri, che spero condividiate, come spero che mi aiuterete nel portarli avanti. Cercherò di impegnarmi al massimo per offrirvi sempre prodotti di qualità, come sto già cercando di fare, nell’integrità dei miei ideali e nell’impegno costante.

E per quanto riguarda Voi… VI ASPETTO!!! Insieme possiamo aiutare sempre più bambini…

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